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Dott. Emanuele Arletti

Psicologo & Psicoterapeuta

Sistemico Relazionale

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La psicoterapia sistemico-relazionale è uno spazio di ascolto, supporto e terapia relazionale a favore di persone, coppie e famiglie nell’ arco di tutto il ciclo di vita.

Il modello teorico-clinico di riferimento è quello Sistemico-Relazionale. Comprendere la relazione tra emozioni, relazioni, famiglia e contesti di vita, è lo strumento principale per acquisire consapevolezza di sé e attivare le risorse e le potenzialità necessarie al superamento di stati di crisi e di sofferenza psicologica.

L’utilizzo di uno schema di osservazione trigenerazionale (Genogramma), consente di indagare in modo approfondito l’albero genealogico e di comprendere schemi e modelli di funzionamento famigliari.

La sofferenza e il sintomo non sono intesi rigidamente come malattia, ma come reazione necessaria a ritrovare nuovi equilibri. L’accompagnamento clinico psicologico è quindi inteso come strumento utile a riattivare le risorse interne dell’individuo, per affrontare i propri bisogni in un ottica di empowerment dell’individuo e del sistema in cui è inserito.

La teoria clinica Sistemico-Relazionale parte dal presupposto che le relazioni interpersonali hanno una grande influenza sullo stato di benessere o malessere sperimentato da un individuo. Modalità comunicative e relazionali poco funzionali in famiglia, in coppia o nei principali contesti sociali di riferimento, contribuiscono ad alimentare uno stato di disagio con gli altri e con se stessi. La consulenza Sistemico-Relazionale punta alla comprensione di queste dinamiche interpersonali, all’elaborazione dei significati sottostanti che spesso traggono origine da dinamiche famigliari passate, ma che influenzano quotidianamente il presente. Riuscire a collocare i nostri vissuti e a rendere consapevoli i significati ad essi connessi, permette di recuperare le risorse personali e interpersonali e offre nuove possibilità comunicative e nuove lenti di comprensione delle emozioni sperimentate.

Altro punto cardine dell’impianto sistemico-relazionale è il ruolo della comunicazione e del linguaggio, riassumibile nel princípio individuato dalla scuola di Palo Alto: «non si può non comunicare». Ogni gesto che facciamo, ogni parola che diciamo, ogni attenzione che mostriamo, ogni decisione che prendiamo o che decidiamo di non percorrere, comunica qualcosa a chi ci sta intorno. Non esiste una parola nella nostra lingua che rappresenti il contrario di comunicazione e lo stesso termine «incomunicabilità» parla di un disagio enorme da sopportare, una emozione difficile da gestire e con la quale fare i conti.

In un contesto teorico di questo tipo, i sintomi sono, prima di tutto, messaggi e segnali che comunicano la necessità di un cambiamento e di un’evoluzione rispetto a condizioni di vita che non risultano più adattive. Occorre ricostruire il significato del sintomo, connetterlo ai contesti di vita e ai vissuti personali: il sintomo compreso in una cornice relazionale e interattiva, è quindi visto come un’opportunità di trasformazione e cambiamento non solo per l’individuo, ma anche per tutti coloro che partecipano al suo sistema di relazioni. Con il termine paziente designato si indica la persona portatrice di un problema che tuttavia, se letto all’interno del sistema in cui l’individuo è immerso, diventa portavoce di un disagio talvolta più esteso, di una difficoltà espressa a nome dell’intero sistema. In questo senso la condizione di malattia è necessaria e funzionale alla stabilizzazione del sistema in cui l’individuo sofferente è inserito. Il paziente, insomma, è designato dal sistema a fare da portavoce per un conflitto dell’intero nucleo, non è considerato una vittima ma un partecipante attivo al gioco patologico. La psicopatologia pertanto nascerebbe non solo da esperienze di tipo negativo come traumi e abusi ma anche da confusione, dallo stare in una relazione in cui i ruoli sono poco chiari; chi non sa quale è il proprio ruolo nella relazione non capisce chi è, e il comportamento diventa consequenzialmente stravagante, bizzarro, problematico.

 

AREE DI CONSULENZA

  • Ansia (Fobie, Attacchi/Episodi di Panico, Ansia Generalizzata, Stress Post-Traumatico)
  • Disturbi Depressivi
  • Disturbi del Comportamento Alimentare (Anoressia, Bulimia, Obesità Reattiva)
  • Elaborazione del Lutto
  • Sessualità (Identità di Genere, Sessualità di Coppia)
  • Dipendenze (Abuso di Alcol e/o Sostanze, Internet/Game/Sex Addiction)

 

LA CONSULENZA PSICOLOGICA INDIVIDUALE

 

È consigliabile  chiedere aiuto e rivolgersi ad un professionista ogni volta che una sofferenza si protrae nel tempo e si generalizza in diversi contesti, quando si manifestano blocchi emotivi/psicologici che generano malessere e che influenzano in modo negativo la vita di tutti i giorni.

Solitamente è nei momenti di crisi che si è più disposti a cogliere l’opportunità per un cambiamento. In alcuni casi la richiesta di sostegno psicologico è motivata da un problema che limita la persona nelle sue possibilità di scelta, altre volte, è legata allo sviluppo e alla crescita personale, o ancora è dovuta a situazioni che irrompono all’improvviso e minacciano gli equilibri psicologici di chi le subisce. Attraverso un percorso psicologico è possibile analizzare il problema che la persona si trova ad affrontare, definire gli obiettivi perseguibili e progettare l’intervento più appropriato attraverso un lavoro mirato a raggiungere un cambiamento che si concretizza in uno stato maggiore di benessere personale, non inteso necessariamente come risoluzione totale e definitiva dei problemi presentati all’inizio, ma come acquisizione e attivazione di risorse, di strumenti necessari per affrontare problematiche passate, presenti o future.

Lo psicologo, dunque, cerca di orientare, favorire, sostenere e sviluppare le potenzialità della persona e la sua qualità di vita, agevolando atteggiamenti attivi, propositivi e stimolando le capacità, le consapevolezze e le risorse. Tutto questo in una relazione basata sulla comunicazione interpersonale, l’ascolto, l’empatia ed il sostegno.

Gli incontri offrono, quindi, un’occasione per iniziare a prendersi cura di sé, per sciogliere i nodi che imbrigliano le proprie potenzialità ed il proprio benessere, per favorire il recupero delle risorse personali, la comprensione e la riduzione della sofferenza sperimentata.

AREE DI CONSULENZA INDIVIDUALE

In ambito evolutivo (pre-adolescenza e adolescenza) e in età adulta

Nei momenti critici del ciclo di vita:

  • Adolescenza
  • Perdita del lavoro
  • Lutto
  • Separazione
  • Pensionamento
  • Disabilità

LA CONSULENZA PSICOLOGICA DI COPPIA E FAMILIARE

Si rivolge a coppie e/o famiglie (con o senza figli), che in un momento di difficoltà, conflitto, dubbi, crisi familiare, sentono la necessità o il desiderio di confrontarsi con un esperto esterno. La consulenza favorisce lo sviluppo comunicativo e l’ascolto reciproco, consentendo a ciascun membro un’espressione più adeguata di sé.

La coppia e la famiglia sono sistemi viventi che attraversano diverse fasi nel ciclo di vita, ciascuna delle quali pone il sistema di fronte a compiti evolutivi che coinvolgono sia gli aspetti strutturali sia quelli psicologici/emotivi. Queste fasi implicano cambiamenti e creazione di nuovi equilibri, ma può accadere che i diversi punti di vista generino conflitti, crisi, vissuti di sofferenza e blocchi evolutivi. La consulenza di coppia e familiare si pone l’obiettivo di far emergere le motivazioni profonde di ogni individuo, aiutandolo ad analizzare e rivalutare la propria posizione all’interno del rapporto, capire quale possa essere la condizione di maggior benessere per tutte le persone coinvolte e comprendere l’influenza dei rispettivi alberi genealogici nelle dinamiche relazionali del sistema.

AREE DI CONSULENZA PER COPPIE E FAMIGLIE

Per coppie che manifestano momenti di crisi nella relazione

Per la coppia e la famiglia nei momenti critici del ciclo di vita:

  • Gravidanza
  • Nascita
  • Adolescenza
  • Matrimonio
  • Uscita dei figli da casa
  • Perdita del lavoro
  • Sessualità
  • Lutto
  • Malattie degenerative
  • Disabilità

Sostegno alla genitorialità:

  • Affido e Adozione
  • Maternità e paternità
  • Relazione fra fratelli
  • Divorzio
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